Oramai stremati ed affaticati dal ricercare un minimo di logica giuridica e scientifica nelle norme emergenziali e nelle misure politiche e sanitarie intraprese per fronteggiare la pandemia, e che tutt’ora continuano nonostante la fine dello stato di emergenza, vorremmo sottolineare un aspetto: il ruolo della scienza e degli scienziati nel giustificare le decisioni governative fortemente limitative dei diritti fondamentali dei cittadini italiani.
All’inizio della pandemia l’avvocato del popolo, nell’enunciare il grave pericolo mondiale, dichiarava che con Decreto del Capo Dipartimento della Protezione civile n. 371 del 5 febbraio 2020 era stato istituito “il Comitato Tecnico Scientifico” (CTS) con competenza di consulenza e supporto alle attività di coordinamento per il superamento dell’emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del Coronavirus”. Si dichiarava che “Il Comitato è composto da esperti e qualificati rappresentanti degli Enti e Amministrazioni dello Stato”.
Sin da quando è iniziata la “guerra al Covid19” il Governo si è avvalso di questi “esperti” i cui componenti sono stati scelti su basi non proprio chiare.
Dopo una prima tornata di nomina, di volta in volta integrata e poi sostituita da altri componenti, a ministero del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’Ordinanza 17 marzo 2021 è stato modificato l’assetto del Comitato Tecnico Scientifico.
Il Comitato Tecnico Scientifico è alla fine così composto: prof. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità del Ministero della salute, con funzioni di coordinatore del comitato prof. Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, con funzioni di portavoce del comitato; dott. Sergio Fiorentino, avvocato dello Stato, Capo del Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri, con funzioni di segretario verbalizzante; prof. Sergio Abrignani, rappresentante indicato dalla Conferenza delle regioni e province autonome; dott.ssa Cinzia Caporale, presidente del Comitato etico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”; dott. Fabio Ciciliano, dirigente medico della Polizia di Stato, esperto di medicina delle catastrofi in rappresentanza del Dipartimento della protezione civile; dott. Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”; dott. Giorgio Palu’, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, AIFA; prof. Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute; ing. Alberto Giovanni Gerli, esperto informatico analisi previsionali (dimissionario 18 marzo 2021); prof. Donato Greco, esperto epidemiologo; prof.ssa Alessia Melegaro – direttore Covid Crisis Lab Università Bocconi.
L’unico soggetto fisso del comitato, sin dall’inizio della sua costituzione è il Prof. Franco Locatelli.
Su “consiglio” degli esperti del CTS, coadiuvati dalla comparsa televisiva di personaggi ormai diventate delle vere e proprie star, nelle persone del Prof. Galli, Bassetti, Crisanti, Pregliasco e così via, dunque, venivano adottati i provvedimenti di lockdown, limitazioni della libertà di circolazione (e non solo), mascherine, guanti e detergenti igienizzanti.
Come si fa con i bambini, siamo stati indirizzati e indotti a credere a quanto la televisione ci comunicava tutti i giorni, ad ore fisse, somministrando, prima del siero, a più dosi, una medicina molto più pericolosa: la paura e il terrore al fine di immobilizzare fisicamente e psichicamente gli spettatori.
Per attuare tale diabolico e perverso piano (per la verità già ampiamente sperimentato nelle peggiori dittature del mondo) sono stati utilizzati diversi memi. Siamo stati seduti comodamente sui nostri divani a farci messaggiare e massaggiare quotidianamente sino ad assuefare i nostri neuroni deformandoli al punto tale da non consentirci più il pensiero critico.
La paura instillata è poi stata spazzata via da un miracolo della scienza: il vaccino Covid19. Con esso saremmo usciti dalla pandemia e ritornati alla normalità, pertanto, attraverso il sequestro dei nostri diritti fondamentali è stato fortemente raccomandato.
Tuttavia, il dissenso nei riguardi di un farmaco nuovissimo ed ancora in sperimentazione, messo in commercio con approvazione condizionata, cresceva e chiunque abbia osato mettere in discussione l’operato della “scienza accreditata” e delle tanto abusate “evidenze scientifiche” (che non sono così evidenti) è stato messo alla gogna e additato come no-vax, complottista e negazionista.
Ma qual è la scienza accreditata, e da chi lo è? Facciamo un passo indietro.
Per chi non lo sapesse, prima che venisse dichiarata la pandemia, il 5 giugno 2019 presso l’Università di Milano veniva presentato da un gruppo di persone (professionisti tutti legati in un modo o nell’altro all’Università di Atlanta ed ad altre istituzioni americane) il “PATTO TRASVERSALE PER LA SCIENZA” (https://www.pattoperlascienza.it/).
Il progetto, si legge, è un impegno per le forze politiche a riconoscere che il progresso della Scienza è un valore universale dell’umanità che non può essere negato o distorto per fini politici o elettorali.”
“L’obiettivo principale è portare le evidenze scientifiche alla base delle scelte legislative e di governo di tutti i partiti politici, trasversalmente. Rappresenta inoltre un mezzo operativo e una cassa di risonanza per tutti i cittadini che vogliono combattere bufale e fake news in ambito medico-scientifico, così come ciarlatani e pseudomedici e l’occasione per promuovere la cultura della scienza e il metodo scientifico attraverso programmi formativi e divulgativi in ambito scolastico, sanitario e mediatico.
Questo patto ha raccolto oltre 8 mila firme, ed è stato sottoscritto anche dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), la più numerosa del nostro paese con oltre 450mila iscritti.
Occasione della firma è stato il convegno organizzato dal Gruppo Ricerca dell’ordine delle professioni infermieristiche di Bologna in collaborazione con Giovanni Pomponio (Ospedali riuniti di Ancona), ideatore del format del convegno “Scienza & passione per vincere la crisi”, patrocinato dalla stessa FNOPI e dal Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica, che si è aperto con una lettura magistrale di Guido Silvestri, scienziato italiano di fama mondiale, professore e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta, direttore della Divisione di Microbiologia ed Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center, e membro dell’Emory Vaccine Center, considerato uno dei massimi scienziati in tema di HIV che con il virologo Roberto Burioni, ricercatore noto per la sua posizione spiccatamente pro-vax, è tra i primi sottoscrittori.
A firmare il Patto sono anche, tra tantissimi nomi comuni (compresi studenti e minorenni), (tutti i nomi sono rilevabili sul sito del PTS alla voce soci) tre premi Nobel, due per la medicina (Richard J.Roberts 1993 e Francois Barrè Sinoussi 2008) e uno per la chimica ( Jean – Marie Lehu 1997), deputati e senatori italiani, alcuni membri di Università italiane e straniere, esponenti di rilievo delle Regioni, dei Comuni italiani, Sindacati (CISL Scuola), politici tra cui l’attuale viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, Matteo Renzi, Beppe Grillo, Beatrice Lorenzin, Antonio Tajani (Presidente del Parlamento Europeo), Scalfarotto, Paolo Siani, Carlo Calenda, Maria Stella Gelmini, ed ancora, tra i ricercatori, Giorgio Palu, Presidenti di Società scientifiche e Fondazioni per la ricerca (tra cui molti membri dello Spallanzani e dell’Ospedale Sacco), dott. Massimo Galli, Matteo Bassetti che però nel 2020 lascia l’associazione, molti esponenti dell’I.S.S., Ranieri Guerra, vicedirettore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, molti biologi e soprattutto ricercatori in biotecnologia, giornalisti come Enrico Mentana (Direttore LA7), Myrta Merlino, ed altri.
In rete si trovano diversi articoli sul patto che, già all’epoca della sua costituzione, ne evidenziavano i pericoli, ma oggi, ed alla luce di quanto accaduto, ne stiamo riscontrando realmente gli effetti e le gravissime ripercussioni ai danni della Costituzione Italiana, della democrazia ma, soprattutto della vera scienza!
Il Patto prevede cinque impegni per la politica:
1) Tutte le forze politiche italiane si impegnano a sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità che non ha alcun “colore politico”, e che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili.
2) Nessuna forza politica italiana si presta a sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica come il negazionismo dell’AIDS, l’anti-vaccinismo, le terapie non basate sulle prove scientifiche, ecc.
3) Tutte le forze politiche italiane si impegnano a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati che con affermazioni non-dimostrate ed allarmiste creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica.
4) Tutte le forze politiche italiane si impegnano ad implementare programmi capillari di informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, e coinvolgendo media, divulgatori, comunicatori, ed ogni categoria di professionisti della ricerca e della sanità.
5) Tutte le forze politiche italiane si impegnano affinché si assicurino alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base.
Dalla semplice lettura ed in linea di massima, tale patto sembrerebbe una bella iniziativa, ma se lo rileggiamolo alla luce degli eventi occorsi in questi due anni di pandemia salta all’occhio che l’intenzione reale non è quella di tutelare la scienza, bensì di impedire il dibattito scientifico.
Teniamo presente che il valore da tutelare è la Scienza, della quale in questo patto non si dà alcuna definizione, come è palese la confusione tra scienza e medicina. Mentre il disvalore è la pseudoscienza di cui nemmeno si dà una definizione, ma, guarda caso, nell’elenco esemplificativo appare anti-vaccinismo.
Ma andiamo a precisare cosa si intende con SCIENZA: la parola scienza viene dal latino scientia, deriva da sciens, scientis, participio presente di scire “SAPERE”.
“Scienza è l’insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, che si avvalgono di linguaggi formalizzati”.
Ora, non è il caso di andare a scomodare la storia della filosofia per arrivare alla conclusione che la medicina non è una scienza! Nessuno nega il merito della medicina sulla riduzione dei casi di mortalità infantile e per malattie infettive. E’ merito della medicina aver creato condizioni igieniche favorevoli. Ma la scientificità della medicina è una pura illusione. Con la medicina non possiamo fare scienza. Non si contesta che certe innovazioni (come il trapianto del midollo osseo o di cuore) siano originariamente mediche. Solo che quelle innovazioni mancano del marchio della scientificità perché non sono sorrette da principi scientifici. Sono innovazioni in un certo senso casuali, che nascono da programmi di ricerca e di procedure che avanzano fondamentalmente per tentativi ed errori. Se la cosa funziona, funziona; se non funziona, si può sempre dire che non era previsto che funzionasse. Nella scienza esistono verità di principio; in medicina no: solo verità di fatto.
La scienza è sia teorica sia empirica. La medicina è solo empirica, quindi non è scienza.
La tecnica medica è per principio solo empirica, quindi non è scientifica, anche se è benemerita per il salvataggio di tante vite umane.
Ciò che fa pensare è l’importanza data al fenomeno dell’anti-vaccinismo da richiedere addirittura un patto tra “scienziati” e politica al fine di arginarne gli effetti disastrosi sulla salute pubblica. Ma ancor più importante è che, ad oggi, nessuna prova scientifica è stata data sull’efficacia del vaccino per il Covid 19 di prevenzione dalla malattia, (basti pensare che la stessa Biontech lo ha ammesso), ciononostante non sembra che il le forze politiche abbiano preso provvedimenti. Anzi, vi è stato un vero e proprio accanimento, vieppiù mediatico contro le voci di altri studiosi di rinomata fama che, dati alla mano, tentavano di riportare il discorso sui binari del logos scientifico. Ancor più grave è che il patto imponga alla politica di LEGIFERARE CONTRO LA PSEUDOSCIENZA! Peccato che il nostro governo abbia legiferato solo contro la costituzione e i cittadini italiani!
Ma vediamo gli effetti del patto appena costituito, (ricordiamo che i componenti del CTS sono stati scelti tra quelli appartenenti al PTS): sono fioccate le denunce contro scienziati di rinomata fama quali il dott. Montanari e la moglie dott.ssa Gatti che si sono permessi di contrastare sia la pandemia, criticando l’operato del CTS sia la scelta dei vaccini, la Gismondo è stata denunciata per aver minimizzato l’epidemia; hanno denunziato persino Sgarbi per aver dubitato della “Scienza”; additato quali “dementi” premi nobel per la medicina, ricercatori di fama mondiale (è il caso del noto Montagnieur e del Prof. Tarro). Intanto diventavano volti noti della televisione, appoggiati dai giornalisti anch’essi facenti parte del medesimo patto come Mentana e Myrta Merlino.
Da alcuni il PTS è stato definito la “nuova santa inquisizione”. E come dargli torto?
La violenza con la quale i componenti del pts difendono la loro “Scienza vaccinatoria” non ha eguali! Travolgono tutto e tutti coloro che in qualche modo cercano un confronto, anticipandone le mosse e servendosi dei politici compiacenti, per lo più aderenti al Partito democratico, anch’essi firmatari del patto, per operare un linguaggio di odio verso chiunque osi contrastarli!
Perchè la politica è compiacente? Quali vantaggi ne ricavano? Come direbbe Giovanni Falcone, basta seguire i soldi.
La politica si è subordinata al dettato SCIENTIFICO che impone leggi, decreti, che assume cosa sia giusto e cosa non lo sia, chi è scientifico e chi invece è pseudoscienza senza alcun confronto!
Quindi, sebbene non abbia alcuna valenza normativa o di Ente superiore, il Patto Trasversale per la Scienza, con un colpo di mano subentra alla politica, guida il legislatore e ipnotizza tramite la comunicazione mediatica l’opinione pubblica.
Nulla in contrario sulle belle frasi poste a fondamento del Patto, ossia che la “scienza è un valore universale dell’umanità”. Ma cosa significa valore universale? E come si può pensare che la libera ricerca possa essere garantita affidando alla politica la possibilità di fare leggi contro la pseudoscienza?
Il patto non prevede alcuna modalità di comportamento degli scienziati, il loro arruolamento, l’etica di indagine, né detta regole sull’uso di strumenti di indagine e preparazione scientifica.
Purtroppo in Italia la scienza è stata man mano screditata proprio da quei personaggi che sono stati selezionati non per meriti ma per raccomandazioni di vari finanziatori che hanno falsato le procedure di valutazione per arruolare ricercatori e professori.
Sebbene il Patto Trasversale per la scienza di per sé non abbia alcun pregio innovativo, balza però all’occhio che tale associazione nasca e si diffonda in maniera capillare proprio poco prima della dichiarazione della pandemia, e che gli stessi nomi presenti nella predetta associazione siano poi diventati veri e propri protagonisti, come i virologi televisivi, tanto da indurre la nostra politica ad assumere posizioni di subordinazione alla cosiddetta SCIENZA che poi è solo la scienza del vaccino!
Dal primo CTS (del Governo Conte) a quello attuale, oggi quiescente ma onnipresente a livello mediatico, i nomi che l’hanno composto sono sempre legati al PTS, in particolare il Prof. Locatelli, inizialmente solo membro e poi da ultimo addirittura Presidente del CTS, nonostante il conflitto di interessi sia ormai cosa nota, avendo egli operato quale consulente per Big Pharma.
Tutti i virologi, star televisive, hanno avuto rapporti con grandi case farmaceutiche e dalle stesse hanno ricevuto direttamente o indirettamente, tramite gli istituti di appartenenza, sovvenzioni.
I cd. Scienziati, autoproclamatisi “padri della scienza”, fuggono da qualsiasi confronto scientifico parlando di evidenze non provate e, forti del patto sottoscritto, assurgendo ad unici depositari della verità scientifica assoluta, gettano discredito su tutti coloro che osano sollevare dubbi sulla scienza medica! Basta dire che chiunque “non crede alla scienza” deve essere allontanato dalla società!
Certo che anche ad un dittatore sarebbe piaciuto un tale patto!
Ora, è chiaro che un patto di autoproclamati scienziati che tali non sono, soprattutto solo se medici, non può assolutamente imporre ai governi quanto questo stesso patto prevede e, qualsiasi sottoscrizione da parte dei politici non può avere efficacia nei confronti dei non firmatari.
Tuttavia assistiamo ad un completo sovvertimento del sistema, in cui i politici sono sottoposti ad un gruppo che, a fronte di propri interessi economici e/o di appartenenza ad un certo circolo, addirittura si permettono di decidere sulla libertà di milioni di cittadini.
Ora, se questa è la SCIENZA cui il nostro Governo si riferisce nel fare i decreti -legge e leggi in violazione dei diritti costituzionalmente garantiti, se è a questa SCIENZA cui la Corte Costituzionale farà riferimento per prendere le decisioni sulla legittimità dell’obbligo vaccinale, è sin d’ora chiaro che l’obiettivo non è la tutela della nostra salute.
In proposito, una pronuncia meramente politica servirebbe solo ad avallare “gli scienziati” e “la Scienza” che sinora hanno solo procurato danni e miseria per i cittadini italiani.
C’è dunque la necessità che con immediatezza nasca un altro PATTO tra gli intellettuali, scienziati e cittadini PER LA VERA SCIENZA e la RICERCA che si ponga quale opposizione reale e imponga il confronto affinchè gli stessi firmatari del PTS, quelli ignari, possano capire che hanno sottoscritto un un vero e proprio contratto con personaggi il cui merito è accreditato principalmente dalla notorietà acquisita tramite l’approvazione mediatica, il cui intento non è né la scienza né il sapere ma solo il potere!